Cerchi Finanziamenti per le Imprese? Inizia tagliando i costi!

Hai mai sentito parlare di Fondi Paritetici Interprofessionali? Forse no, infatti non molti sanno che i costi per la formazione obbligatoria possono essere tagliati aderendo ad un fondo interprofessionale dedicato a tutte le imprese con dipendenti. Tra tasse e costi un’azienda subisce continue e sensibili pressioni, per questo la ricerca ai finanziamenti è una pratica sempre più frequente.

Dal momento in cui viene offerta l’opportunità di tagliare costi per assolvere alla formazione sulla sicurezza obbligatoria, utile a proteggere e salvaguardare l’incolumità dei dipendenti, oggi le imprese possono contare su un aiuto considerevole e, in alcuni casi, quando si parla di enti accreditati, partner che aiutano a risolvere pratiche veramente burocratiche veramente complicate.
L’Associazione FCS propone esattamente questo, tramite il modello di “Denuncia Aziendale” del flusso Uniemens Aggregato dell’INPS, alla voce “FondoInterprof” viene indicata tra le varie opzioni quella di adesione.

Ogni azienda può accedere a questo modulo in autonomia dal sito dell’INPS tramite il proprio “cassetto previdenziale” anche se il più delle volte è il proprio consulente del lavoro ad occuparsene, a questo punto la procedura è molto semplice: verrà selezionato il codice REVO relativo ai dipendenti, oppure in caso di dirigenti il codice REDI per effettuare la rinuncia ad altri tipi di fondi (magari meno convenienti) questo perché è possibile aderire ad un solo fondo interprofessionale. A questo punto si potrà scegliere il codice FARC e il numero dei dipendenti a tempo determinato ed indeterminato sempre il codice FARC anche nel caso di dirigenti.
Se dirigi o amministri un’azienda poi consultare oggi stesso la tua impresa aderisce o meno a un fondo, tramite il cassetto previdenziale che, come accennato prima è raggiungibile dal sito dell’INPS.

Nel caso di azienda agricola invece la procedura è leggermente diversa, va infatti utilizzato il modello di denuncia contributiva DMAG sempre dell’INPS, e indicato esattamente il nome “Fonarcom” così come lo vedete scritto.

Tutti i datori di lavoro hanno comunque l’obbligo di versare il contributo integrativo all’INPS per ogni busta paga, in questo modo però almeno una parte può essere recuperata invece che sprecata, per coprire le spese della formazione sulla sicurezza obbligatoria.

Ora arriva il bello, se ogni azienda si limitasse ad effettuare la procedura indicata sopra, avrebbe accesso solo ad una piccola parte dei fondi utili a ricoprire le spese per la formazione, per questo l’accoppiata vincente tra il terzo fondo più importante in termini di adesioni in Italia, il FonARCom appunto e l’Associazione FCS, ente accreditato e presente con sedi attrezzate nelle due regioni Marche e Umbria che con il suo conto di rete raggruppa tutte le aziende aderenti al fondo, può offrire un vantaggio unico alle aziende affiliate. Il vantaggio sta nella copertura di tutti i corsi obbligatori sulla sicurezza relativi all’organigramma dell’azienda, occupandosi di anticipare i costi dei corsi, organizzarli e rendicontarli. In qualità di ente accreditato inoltre, l’Associazione FCS può fornire nei due territori l’apprendistato professionalizzante e trasversale oltre a corsi specifici che ad esempio alcuni consulenti per la sicurezza non possono offrire ad esempio il primo soccorso, l’antincendio l’RSPP e l’RLS. Detto questo e riassumendo, solo due semplici step eviteranno alle aziende multe salate per l’inadempimento dei corsi obbligatori e il risparmio di notevoli somme di denaro:

  1. L’adesione al FonARCom
  2. L’iscrizione al conto di rete aggregato FORMARISORSE dell’FCS che si occuperà anche della rendicontazione finale.

Come dichiarato dal FonARCom, da oggi non puoi più dire che la formazione costa…
E che noi non te lo abbiamo detto 😉

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